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Quattro Zampe nel Cuore

Storia di Rex

27 aprile 2021-13 settembre 20211

Vi raccontiamo la storia di un cane morto di felicità!

Rex è arrivato in canile in seguito ad un sequestro il 23/07/2020 insieme ad un altro cane;  era in condizioni spaventose, nonostante fosse un pastore tedesco, pesava solamente 14 kg! Era scheletrico, in dissenteria perenne, non si reggeva sulle zampe posteriori che in più erano piagate.

La veterinaria lo sottopose ad innumerevoli esami, ma la causa del suo male rimase sconosciuta, nel frattempo il cane era sempre più stanco e non riusciva più ad alzarsi. L’ultima possibilità era la clinica di Padova che aveva permesso a Nek di vivere con noi per altri 10 anni, quindi partenza in camper con Luciano e ricovero per esami per 3 giorni. Purtroppo la diagnosi è infausta, amilaidosi, che aveva compromesso pesantemente fegato e spina dorsale.

Attenendoci scrupolosamente alle cure con cui è stato dimesso eravamo riusciti a portarlo a 34 kg, camminava di nuovo, anche se trascinando un pochino le zampe posteriori, era vigile e con tanta voglia di vivere, fermo restando che il canile non era certo il posto adatto a lui.

In una delle poche domeniche d’apertura del canile (causa lockdown), ci fece visita una famigliola con 3 bambini piccoli e vivaci che volevano un cane con cui giocare nel prato, gli facemmo incontrare Rex dandogli anche un pallone. Per quasi un’ora assistiamo ad un miracolo:  un Rex irriconoscibile e iperattivo che giocava come un cucciolo, uno spettacolo inaspettato quanto commovente. Nonostante fosse sfinito,  Rex  non voleva più rientrare nel box: quei bambini erano il suo sogno realizzato.

La famigliola tornò anche la domenica successiva e Rex li riconobbe subito, nonostante fosse nel box non staccava lo sguardo da loro e sembrava impazzito per volerli raggiungere. Di nuovo un’ora di giochi sfrenati, anche se Rex doveva sentire molto dolore e si causava ferite alle sue deboli zampe che poi necessitavano di medicazioni e fasciature.

Nonostante le possibilità fossero poche e remote, i volontari provarono a proporre loro di adottare Rex: l’associazione avrebbe garantito tutte le cure, le visite e le medicazioni necessarie per sempre e gratuitamente.

La famigliola doveva pensarci, e forse non credeva nemmeno tanto a questa offerta.

Non abbiamo mai nascosto la gravità della sua malattia e che non sarebbe mai potuto invecchiare, ma vivere qualche anno felice…si!

Arriva il 27 aprile e la famiglia torna… Rex viene adottato e corona il suo sogno di cane, tre piccoli umani con cui giocare, Daniele, Riccardo e Andrea. Questo miracolo non sarebbe stato possibile se a gestire il disagio di un cane così particolare non ci fossero stati Manuel e Cristina, che con amore e dedizione encomiabili si occupavano di fargli fare le scale in braccio e pulivano i disastri di un cane spesso incontinente.

I primi 3 mesi dall’adozione furono abbastanza facili, bastavano un paio di volte alla settimana per le medicazioni, erano tutte ferite che Rex si procurava per eccesso di gioco. Il periodo successivo invece, divenne molto più problematico: la pelle di Rex era sempre più fragile e le ferite sempre più profonde.  Viola e Giulia, le sue veterinarie che si alternavano con Luciano per le medicazioni e fasciature ormai quotidiane, aggiunsero anche una terapia laser per velocizzare la cicatrizzazione.

Rex però non migliorava, perdeva peso e non riusciva più ad alzarsi, ormai giocava a pallone con i suoi piccoli umani solo con lo sguardo.

Rex se n’è andato il 13 di settembre, e adesso le sue ceneri riposano in quel giardino dove è stato tanto felice con Daniele, Andrea e Riccardo.

Che dire…la sua vita meravigliosa è stata tanto breve quanto intensa, per questo ci sentiamo di dire che è morto di felicità, di quella gioia che molti cani non conosceranno mai.

Buon ponte dell’arcobaleno, piccolo Rex nato imperfetto.

Cristina e Manuel, grazie per aver accettato una sfida così grande, in 20 anni di volontariato in canile non ci era mai capitato di incontrare persone tanto generose e coraggiose, che non si sono fermate di fronte alla malattia e al pensiero di una precoce perdita del loro beniamino.

Non ci sono parole per descrivere la vostra famiglia, se non raccontare la storia di Rex e del bellissimo finale di vita che solo voi avete saputo regalargli.

                                                           I volontari di Cascina Porta

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