Quella di Basco è una storia emblematica sotto molti aspetti, potremmo definire Basco il risultato di una tragedia annunciata. Basco è arrivato in canile circa 12 anni fa, era un tenero cucciolo di circa 4 mesi, un batuffolo di pelo, desideroso di conoscere il mondo. Dopo qualche settimana abbiamo ritenuto che fosse pronto per essere posto in adozione: ben socializzato sia con gli umani sia con i cani, come tutti i cuccioli amava giocare e mordere di tutto. Un giorno si presenta in canile una signora, una professoressa con una bella famiglia, una bella casa in periferia e un grande giardino. Una situazione ideale per un cucciolo esuberante e ben socializzato. Come da consuetudine spieghiamo alla Prof. quali sono i fondamenti educativi per una corretta convivenza con un cane. Dimenticavo un particolare importante: nella stessa casa, al piano inferiore, viveva un uomo con la funzione di custode, giardiniere, tuttofare. Insomma in quella casa vivevano due nuclei familiari con il giardino in comune. Passa qualche mese e la Prof. si ammala gravemente. Lei era il riferimento per Basco, era lei a prendersene cura e a gestirlo. La situazione precipita rapidamente e la signora passa lunghi periodi in ospedale. Probabilmente marito e figli hanno pensato che sarebbe stato più semplice costruire un grande box per Basco per semplificarne la gestione, considerato che durante il giorno a casa non ci rimaneva nessuno. A quanto pare il custode si limitava a pulirgli il box e somministrare cibo e acqua. In buona sostanza, per ignoranza, durante il giorno Basco era relegato nel box e la notte poteva scorrazzare in giardino: sempre da solo. Questa routine, per quanto ne so, è durata circa un anno, nel frattempo Basco è diventato un cane adulto introverso e solitario. La salute della Prof. nel frattempo e precipitata tanto da dover essere ricoverata in una struttura per malati terminali dove riceve cure palliative. Pare evidente che nessuno abbia voglia o semplicemente si renda conto della sofferenza di Basco. Ormai Basco ha più di tre anni e da tempo non ha più contatti con l’unica persona che gli prestava attenzione. La routine è sempre la stessa: al mattino entra nel box dove trova cibo e acqua pulita, durante il giorno nessuno si occupa di lui. La sera, quando si chiudono i cancelli, Basco diventa il padrone assoluto del giardino. La Prof. sta molto male e i familiari passano molte ore in ospedale. Probabilmente una mattina il custode non ha chiuso bene il box e, quando i proprietari sono tornati a casa Basco era libero in giardino. Non so cosa sia realmente accaduto, i tre uomini sono stati aggrediti con danni molto evidenti alle braccia, e quando il custode è intervenuto, ha subito la stessa sorte. Come capita sempre in questi casi, gli operatori del 118 chiamati a soccorrere i feriti hanno richiesto l’intervento del canile. Era di turno Adrian e racconta che il cane era molto eccitato e aggressivo anche nei suoi confronti. Con calma e mestiere lo ha caricato sul furgone e lo ha portato in canile. Il resto è storia nota, Basco passa le sue giornate nel box assegnato, fino a qualche tempo fa giocava con le coperte (distruggeva) come faceva da cucciolo, non tollera nessun altro cane nel box. E’ però sereno e disciplinato, entra ed esce a richiesta, non ha mai avuto atteggiamenti minacciosi nei confronti degli operatori ma è intoccabile. Non ricordo di aver mai potuto fargli una carezza da quando è rientrato in canile.
MORALE: I CANI SONO ANIMALI SOCIALI, COME PER NOI LA VITA SOCIALE E’ UNA NECESSITA’ PRIMARIA,COME MANGIARE BERE E DORMIRE. NEGARE UNA VITA DI RELAZIONE IN ETA’ ADOLESCENZIALE CONDUCE A COMPORTAMENTI ASSOCIALI E BASCO NE E’ L’ESEMPIO LAMPANTE.